Siamo davvero noi a dirigere la nostra vita? Siamo fautori delle nostre decisoni, siamo forse influenzati da idee altrui?
“Essere sè stessi” in una realtà che stranamente lo vieta, può essere definito come un controsenso. Ecco, però, che non è tutto ciò che ci circonda a non farci essere noi stessi. Siamo proprio noi che imponiamo dei limiti alla nostra persona. L’uomo, la creazione di Dio, è capace di fare cose sensazionali, una tra le quali quella di autoimporsi dei limiti. L’unica pecca che ha la realtà circostante è quella di far sentire l’uomo giudicato. Il Signore Gesù non ci giudica. Il Signore ci chiede di essere la persona che realmente siamo, senza usare maschere per nascondere la realtà. L’amore del Signore abbraccia tutti quelli che lo accolgono e non contano i difetti e le imperfezioni che nascondiamo, Gesù ci ama così come siamo. Essere sè stessi significa proprio questo, accettare ciò che si è, senza nasconderlo e farne un punto di forza. Non possiamo essere un’altra persona, della quale non conosciamo i particolari, le caratteristiche, le bellezze. Gesù Cristo ci da la forza di affrontare la realtá che ci giudica costantemente. Ci chiede di credere in lui e di seguire i suoi insegnamenti, di credere fermamente in ciò che siamo e ciò che possiamo fare, anche imperfetti come siamo. Perciò oggi il Signore ci chiede di non cambiare, di essere la donna e l’uomo che siamo, di usare questa qualità come corazza contro le cose e le persone che vogliono modificarci.
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