Come diceva S. Giovanni Bosco, il padre degli Oratori: “l’educazione è cosa del cuore”. E penso proprio che il cuore è l’organo principale per fare molte cose. Come possiamo esprimere in poche parole l’identità dell’Oratorio? Semplice: non si tratta di una realtà a sé, ma è il modo con cui noi educatori cerchiamo di avvicinare i bambini a Gesù. E come dipingere con poche pennellate la fisionomia dell’Oratorio? Bastano pochi colori sulla tavolozza: il verde della speranza che il sabato non ci sia mal tempo; il blu della maglietta che rappresenta la voglia di metterci in gioco per i nostri bambini; il giallo della creatività che mettiamo per coinvolgere tutti nelle nostre attività ; il rosso della passione, attraverso la quale cerchiamo di annunciare il Vangelo con parole semplici, che arrivino dritte al cuore dei più piccoli;
Ma Quello che conta è il cuore e con il cuore non servono tanto le parole, quanto i fatti, gli esempi.
Per troppo tempo siamo stati costretti a mantenere le distanze, a parlarci attraverso uno schermo e quando l’oratorio è iniziato, abbiamo invitato, tutti voi bambini in questa “palestra di fede e vita cristiana”. Speriamo di avervi allenato bene. Ogni sabato, noi educatori, attraverso il gioco e la preghiera, abbiamo cercato di farvi conoscere Gesù, come amico, come qualcuno in cui poter confidare. Ci avete regalato così tanti sorrisi, tanti momenti di gioia. Speriamo di aver piantato in ciascuno di voi dei semini, pronti a crescere, a germogliare e pronti a condividere l’amore verso il prossimo. Siamo diventati parte di una famiglia, anche se divisi per fasce di età , in un’unica “casa” sempre aperta, dove tutti possano sentirsi abbracciati e accolti. Ecco che cosa è l’Oratorio, una famiglia dove non ci si accontenta di volersi bene, ma ci si impegna a volere l’uno il bene dell’altro. Cari bambini, Siamo stati contentissimi di avervi accompagnato in questo cammino, creato su misura per voi. Anche se oggi l’oratorio giunge al termine, non temete, perché noi educatori non ci allontaneremo mai da voi, saremo sempre con le braccia aperte, pronti ad accogliervi di nuovo. Ci sarà una pausa, così da poter avere il tempo necessario da creare qualcosa di più bello, di più grande, qualcosa in cui la vostra creatività e il vostro interesse possano ancora essere coltivati.
Nel frattempo, carichi di tanta gioia, guardiamo avanti all’estate, e a tutte le iniziative pastorali che ci aspettano.
CIAO RAGAZZI.
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