Domenica 6 Marzo alle ore 16,45 le comunità parrocchiali “M.Ss. Assunta” e “San Rocco” di Frattamaggiore (Na) si sono riunite assieme ad altre associazioni presenti sul territorio per una passeggiata per la Pace e contro le ultime stese compiute sul territorio di Frattaminore e della stessa Frattamaggiore. Erano presenti anche il sen. Sandro Ruotolo e Don Maurizio Patriciello, parroco in prima linea nella terra dei fuochi operante nel Parco Verde a Caivano (Na). Il Corteo è partito dalla parrocchia M.Ss. Assunta ed è arrivato a Via Rossini, dove si è fermato per un breve e toccante momento di condivisione e di preghiera. C’è stata un’attiva partecipazione, con la presenza di molti bambini e ragazzi che hanno manifestato con canti, striscioni e cartelloni gialli e blu a favore della Pace.
Centro-Sud. Mezzogiorno, come lo chiamano dal 1870 circa i politici italiani, definendolo quasi sempre il famoso “problema del Mezzogiorno”, da risolvere più o meno ad ogni legislazione. Centro-Sud. La zona che noi campani viviamo, zona di Campania felix e di “terra dei fuochi”.
Centro, perché tutto parte da una convergenza tra le varie componenti della società, come è accaduto Domenica 6 Marzo a Frattamaggiore. Non una semplice “marcia” per la Pace, ma una passeggiata di testimonianza. Camminare nei nostri territori, come non lo facevamo da due anni circa; camminare per le strade per dire, e ribadire, che la città è cosa comune e non di pochi, soprattutto non è di chi vuole privare ai cittadini il bene comune, non è di chi pensa di usare la violenza per conquistarsi lo spazio comune.
Sud, come le tante persone presenti; soprattutto la marea di bambini e ragazzi presenti ci danno un segnale forte di creatività, grazie alle loro bandiere, ai cartelloni fatti da loro, agli striscioni ed alle facce – mascherine colorate di blu e giallo, segno di chi ha deciso di cercare la vera pace; una pace che – come ci insegnano coloro che lottano ogni giorno – implica un coinvolgimento personale. Ossia, in parole povere, bisogna sporcarsi le mani, giocarsi, essere a contatto con la realtà, conoscere il territorio.
Creatività e conoscere il territorio sono due caratteristiche del Sud, atteggiamenti che ognuno di noi può assumere già da oggi, non da domani! Le parole di Don Armando Broccoletti, parroco di San Rocco in Frattamaggiore, ci indicano un terzo aspetto. Don Armando parlava di queste guerre- vicine e lontane – come di fratricidi che partono da lontano, dall’episodio di Caino e Abele. È interessante come la Bibbia ponga già nella battute iniziali una scena di tradimento (Adamo ed Eva) ed una scena di fratricidio (Caino ed Abele). Sarà che ci vuole suggerire un atteggiamento di fraternità? Di fraternità coraggiosa, autentica, che sa uscire dai propri schemi e dalle proprie stanze per raggiungere l’altro; fraternità che implica il dialogo, il confronto, il potersi sbagliare, l’ammettere di non avere sempre ragione, una buona dose di umiltà. Fraternità che, in campo politico, siamo prima persone – e poi magari avversari di campagna elettorale.
È possibile fare questo? Sì , a patto di unire il Sud con il Centro , ossia con le associazioni, le comunità parrocchiali e le istituzioni. Istituzioni presenti a questa passeggiata, e che ci hanno confermato come il cammino è da fare insieme. Da soli si cammina ma per poco , insieme si può andare più lenti ma ci si arriva tutti alla meta!
Ricordiamolo sempre: le istituzioni rappresentano, ma non sono il popolo. La Costituzione ribadisce con fermezza nell’articolo 1, comma 2, che la sovranità è popolare, ossia del popolo riunito, di cui le istituzioni sono la rappresentanza. Ciò vuol dire che le istituzioni possono stimolarci, ma tocca anche a noi cittadini – e credenti – fare la nostra parte, con quel che siamo in ciò che possiamo.
Creatività, attenzione al territorio e fraternità sono tre sfide, lanciate a noi e soprattutto ai giovani: ricordano – come diceva Padre Alex Zanotelli ai ragazzi – che i ragazzi non sono il futuro, ma il presente attivo. I giovani saranno il domani , è vero, ma intanto sono l’oggi su cui scommettere. Come i nostri padri scommisero su di noi a loro tempo, adesso tocca a noi fare questa scommessa coi giovani, per poter davvero dire che “una generazione narra all’altra le tue opere”(Salmo 144) e “i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno dei sogni”(Atti degli Apostoli 2,17) .
Con questa passeggiata si è dimostrato che il popolo c’è, che non si sta dormienti. E questa deve essere la nostra testimonianza politica: di un agire politico che, prima di guardare ai partiti, guarda ai volti e ad un fine comune.
Articolo redatto da CroceViadellaCarità




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